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Macomer. Quando scatta la solidarietà: dopo la Morìa, gli Apicoltori fanno rete con sa Paradura

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Macomer. C'è una rete nel settore dell'apicoltura, un tessuto sociale che dimostra di saper tendere la mano a chi rischia di cadere.

Nei giorni scorsi avevamo raccontato la storia di Salvatore Deriu, l'apicoltore di Macomer che il 1° di Maggio si era trovato a fronteggiare una inaspettata morìa di api: in tutte le 10 famiglie di sua proprietà, a morire erano state le api bottinatrici, cioè quelle api adulte che lasciano l'alveare per occuparsi della raccolta del cibo.

Una perdita consistente in un periodo altamente produttivo per le arnie.

Dopo la rabbia e la disperazione del vedersi intaccato il prodotto del suo lavoro però sul volto di Salvatore è comparso il sorriso: quello di chi viene travolto da un sostegno incondizionato che gli consentirà di affrontare e superare la grave perdita e di chi può toccare con mano la sensibilità di tanti amici e colleghi.

Tra gli apicoltori, dopo la coraggiosa denuncia pubblica a seguito della moria che ha riguardato diversi allevamenti nella zona di Macomer, è scattato un meccanismo virtuoso: qualcosa che somiglia molto alla rete di sostegno tipica del mondo pastorale sardo, nota come Sa Paradura, che si attiva tra i pastori a fronte di una calamità e che si traduce nella donazione di capi ovini al malcapitato di turno, aiutandolo così a ricostruire il gregge andato perduto.

In questo caso, non si tratta di agnelli o di pecore, ma di sciami di api.

Grazie a questa solidarietà, Salvatore Deriu sta ricevendo in questi giorni chiamate da diverse parti della Sardegna per ricevere in dono qualche famiglia.

La prima è arrivata da Burcei, Comune del sud della Sardegna: l'apicoltore (nella foto in alto con Salvatore Deriu) vuole fare un gesto di sostegno reale e dona una famiglia di api.

Poi ancora da Sinnai, dove un gruppo di apicoltori hanno deciso di aiutarlo e donare 4 famiglie di api e ancora un altro collega che vuole donare due sciami.

Poi Castelsardo, un'altra famiglia donata da un generoso apicoltore.

«Mi era capitato – ci racconta Salvatore – di trovarmi nella situazione opposta e di donare le api a qualche collega più sfortunato, ma solo oggi mi rendo conto di quanto questo gesto possa fare davvero la differenza per chi ha subito una perdita importante. Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che mi hanno dimostrato vicinanza e sostegno in questi giorni».

Insomma, il settore non solo è essenziale e vitale per l'equilibrio naturale, ma è anche dotato un collante formidabile che si chiama solidarietà.

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