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"Sul calcolo della TARI Macomer tra i comuni Italiani virtuosi": Gianfranco Congiu fa una panoramica della Tassazione Locale

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Il 20 novembre scorso il MEF (Ministero del'Economia e Finanza)  pubblicò la temutissima circolare 1/2017 con la quale fece chiarezza sui criteri di calcolo della TARI (Tassa rifiuti). 

Ebbene il Ministero dichiarò illegittima la prassi invalsa in tantissimi Comuni italiani di considerare le pertinenze utenze autonome. Infatti garages, cantine, mansarde etc. fanno parte dell'abitazione principale e come tali non devono essere tassate a parte. Diversamente il tributo viene, di fatto, raddoppiato a tutto vantaggio del Comune e a svantaggio dei cittadini contribuenti.

Il Comune di Macomer è stato virtuoso e benchè la scelta non fosse affatto scontata, scelse la via interpretativa più favorevole per i cittadini e meno favorevole per se stesso.

Un esempio: si consideri un'abitazione tipo di Macomer di 150 mq (+ 50 mq. di mansarda e 30 mq. di garages): il Comune di Macomer fa pagare € 365,51 mentre, se avessimo seguito la prassi dichiarata illegittima (ma utilizzata da tanti Comuni italiani e sardi) il gettito sarebbe stato di € 656,98. 

Questo significa amministrare con coscienza e nell'esclusivo interesse dei Cittadini.

E per il 2018 sono previsti aumenti?

Nessuno. Si continua con le stesse aliquote del 2017 con una ulteriore riduzione dell'IRPEF: 

TARI : immutata rispetto al 2017 (che ricordiamo per la prima volta si riduceva  del 17%).

TASI:  immutata rispetto al 2017 e al 2016.

IMU : immutata rispetto al 2017.

Addizionale IRPEF:  diminuisce di 50.000 €uro (che vanno a sommarsi alla diminuzione del 2017 che era stata di circa 36.000 €uro), con una diminuzione progressiva che avvantaggia soprattutto le fasce più deboli (la diminuzione più evidente proprio sulla 1^ fascia la cui aliquota passa da 0,58 a 0,53).

La manovra appare ancor più rilevante se si considera come in questo 2018 :

1) si riducono ulteriormente i trasferimenti statali (- 85.000 €uro);

2) aumentano i costi del personale per effetto del rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici (+ 80,000 €uro) che al momento lo Stato mette in capo agli Enti Locali;

3) aumento dei costi per il saldo del debito per i vecchi espropri (+230.700,00).

Ebbene, in un simile contesto, mantenere IMMUTATE le tasse comunali e continuare nell'opera di riduzione intrapresa l'anno scorso, significa una cosa sola: AMMINISTRARE VERAMENTE NELL'INTERESSE DEI CITTADINI.

 

 

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