Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Silenziosamente trincerati : Bolotana verso le Amministrative naviga nell'incertezza politica

Condividi su:

 

BOLOTANA. Sembrerebbero essere numerosi i movimenti politici in vista della chiamata alle urne per le Amministrative 2017 (che si terranno tra fine Maggio e inizio Giugno) che porterà il paese di Bolotana a rinnovare Sindaco e Consiglio Comunale: numerosi forse, ma per ora di certo solo decisamente “misteriosi”.

Una sorta di avvitamento privatistico dell'esercizio della politica, che predilige le riunioni “segrete” alla trattazione aperta, partecipativa e costruttiva dei temi di stringente ed urgente interesse generale: questo sembrerebbe ad oggi l'unico dato certo di questa tornata elettorale insipida nella quale, purtroppo, sembra scomparso il confronto pubblico sulle tante questioni che riguardano direttamente i cittadini, dal lavoro alle prospettive di sviluppo, dai servizi agli anziani a quelli per i bambini, dai problemi delle strutture pubbliche all'inquinamento post industriale e alle azioni per tutelare la salute dei cittadini.

Un'occasione persa forse per un paese che attraversa un periodo particolarmente difficile e che ha smesso di pensarsi in modo collettivo e di fare fronte comune per non cedere ad uno spopolamento (causato dalla mancanza di lavoro) che sembra inarrestabile.

Eppure qualcosa si muove, nella segretezza delle trincee di ciascuna parte: ad abbandonarle ed uscire allo scoperto, con formazioni, intenzioni e programmi, saranno costretti solo allo scadere dei termini per la presentazione delle liste elettorali, in genere fissati 30 giorni prima del voto.

Ma perché tanto mistero e tanta segretezza da parte delle fazioni politiche?

Una risposta attendibile potrebbe essere quella del ritrovarsi ancora in alto mare, con liste incomplete e programmi in fase di elaborazione, ma molto si potrebbe dire anche sulla profonda frammentazione del panorama politico bolotanese e sulle manovre possibili per ricompattare, sviare, muovere pedine dormienti e, perché no, coltivare qualche asso nella manica.

Nel paese, ovviamente, il tema è caldo e il toto-nomi è partito da mesi.

La domanda delle domande è quella che riguarda il Sindaco uscente naturalmente, che dopo due mandati potrebbe ancora ricandidarsi per la terza volta. Cosa farà dunque Francesco Manconi? Lascia o rilancia? E il PD locale preme per una sua riconferma o valuta nuove strade? E se lascia, a sostituirlo nel ruolo di candidato Sindaco sarà il suo Vice Tore Tocca, l'Assessora Mariaelena Motzo o una figura “esterna” in grado magari di ampliare la compagine?

E il Consigliere di Opposizione Armando Saba, area PD ma sempre in forte contrasto con l'amministrazione uscente, correrà da solo, sanerà lo strappo o tenterà una alleanza con altre forze, magari nel campo del centro-destra?

E la novità delle scorse amministrative, rappresentata dal gruppo Zente Noa ( connubio tra sardisti ed indipendentisti), azzoppati durante la legislatura dalla fuoriuscita del consigliere eletto Paolo Carta (sostituito poi da Fabrizio Tanchis), riusciranno a costituire un gruppo autonomo giovane e strutturato o tenteranno una qualche alleanza?

E il consigliere di opposizione Mario Bussa, area Forza Italia, contraddistintosi per un atteggiamento dialogante e collaborativo ( anche se non necessariamente favorevole) con l'uscente Amministrazione Manconi, ritenterà la corsa solitaria, stringerà alleanze a sorpresa o cederà il passo? E la destra bolotanese? E i Socialisti? E il Movimento 5 Stelle? Come si muoverà l'universo sfaccettato delle fazioni contrastanti?

Infine, il nuovo che avanza : un gruppo di lavoro che raccoglie persone che si affacciano per la prima volta nel panorama politico amministrativo bolotanese e che potrebbe scompaginare gli schemi noti e gli equilibri politici delle ultime tornate elettorali, con anche l'interessante ipotesi di una donna come Candidata Sindaca. Riusciranno a comporre una lista completamente nuova in grado di competere alla corsa per la guida del paese o dovranno mediare con le forze in campo?

Insomma, una situazione d'incertezza nella quale orientarsi è davvero complicato.

A due mesi dal voto, su quali basi i cittadini saranno chiamati ad esprimere una preferenza resta ancora un enigma : non resta che sperare nella sorpresa dentro l'uovo di Pasqua.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook