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Bolotana. Bagarre in Consiglio: il Consigliere Saba abbandona la seduta con toni polemici

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BOLOTANA. Toni accesi, abbondantemente oltre i confini dello scontro politico, quelli che hanno caratterizzato la prima parte della seduta del Consiglio Comunale post-Tari tenutosi ieri sera a Bolotana .

Il Consigliere Armando Saba, ad apertura dei lavori, chiede polemicamente il rinvio della seduta vista l'impossibilità “di visionare alcuni degli atti relativi al Bilancio di Previsione in tempo utile”.

L'approvazione dei verbali della seduta precedente (relativi alla questione TARI) , al primo punto all'ordine del giorno, è la materia del contendere: “alle 12 di stamattina i verbali non erano pronti - dice il Consigliere – e siccome io devo leggermi tutto e soprattutto le tariffe e complessivamente quelle che sono state le manovre della Tari, non ci sono i presupposti per continuare. Non possiamo approvare la previsione di Bilancio senza approvare il 1° punto”.

Non c'entra niente - risponde il Sindaco Francesco Manconi non è parte integrante. Erano i verbali a non essere pronti, non gli atti. Sta sbagliando clamorosamente. Se lei va a consultare il testo unico, c'è scritto quali sono gli allegati al bilancio di previsione”.

Vero è che stamattina, quando lei si è recato nel mio ufficio, i verbali non erano pronti – interviene la Segretaria Comunalelo sono stati per le 14. Il regolamento dice che se io non deposito i verbali in tempo utile, quel punto all'ordine del giorno non può essere discusso. Però i verbali della seduta precedente non c'entrano nulla col deliberato, sono un'altra cosa. Non è che il Consiglio non può approvare il Bilancio di previsione perché non c'erano i verbali della seduta precedente. Non c'è niente di illegittimo. Se non volete discutere i verbali, non fatelo.”.

Il consigliere Saba, per tutta risposta, abbandona la questione nel merito e attacca: “i toni che ha usato non sono da usare con un consigliere. Non mi alza le voci, perché io le so alzare anche più di lei” dice rivolgendosi con atteggiamento provocatorio alla Segretaria Tedeschi.

Scatta la bagarre, si scaldano gli animi e per qualche minuto le voci si sovrappongono.

Io non l'ho presa a voci, questo non è vero - risponde la dottoressa.

Questo dimostra che è anche un po' bugiarda – la incalza Saba, estremizzando la polemica e portando la discussione su un altro piano.

“Io rispetto il suo ruolo, lei rispetti il mio ruolo. La prossima volta che parliamo, io richiedo la presenza di una terza persona” - risponde la Segretaria.

Un'aula sostanzialmente vuota quella che assiste alla sceneggiata del Consigliere, che esibisce in modo plateale una maleducazione difficilmente traducibile con le parole, che lascia attoniti i pochi spettatori e chi scrive, e che pare caratterizzarsi, oltre che nei modi irrispettosi verso i ruoli e i luoghi istituzionali, anche da una mal celata misoginia che si traduce in atteggiamento sprezzante nei confronti della dottoressa Tedeschi, incomprensibile nella logica di un confronto democratico così come nella logica fine a se stessa. 

Lei non può dire bugiarda alla segretaria comunale - sbotta il Sindaco cercando di riprendere in mano la situazione - verbalizziamo quello che ha detto il Consigliere Saba, e poi ne parliamo in un'altra sede”.

Il Consigliere Saba abbandona quindi la seduta, il Sindaco rinvia il primo punto all'ordine del giorno e il Consiglio procede con la discussione e l'approvazione del Bilancio di Previsione.

Una pagina poco edificante di politica bolotanese, che attesta certamente uno strisciante nervosismo legato ancora alla questione Tari, portato ed espresso nel luogo deputato al confronto e alla discussione scegliendo la forma spettacolo piuttosto che quella dell'analisi e del merito. 

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