Dopo mesi la lotta dei lavoratori di Ottana ha portato le istituzioni locali e regionali a impegni precisi, pare imminente la convocazione a Roma di un tavolo tecnico al Mise sulla vertenza della area industriale alla presenza di tutti i soggetti interessati, Enti locali ,Regione Sarda, Azienda e Oo.Ss.

La nostra aspettativa è di avere garanzie sul piano industriale e sugli investimenti nell'intero sito sia a livello produttivo che ambientale consolidando e incrementando l'occupazione, pertanto occorre concentrare le risorse disponibili su obiettivi concreti che siano in grado di valorizzare il comparto chimico e salvaguardare gli interessi di tutti i lavoratori.

Individuare il giusto equilibrio tra la parte pubblica, (Regione, Consorzio industriale, Terna ed Eni) e la parte privata evitando che si creino delle posizioni di dominio che possono ostacolare nuovi insediamenti nell'area industriale.

Il Governo deve in questa delicata vertenza, sostenere il sistema industriale e garantire il rispetto degli accordi, non sarà pertanto più tollerata dai lavoratori, la concessione di finanziamenti pubblici (in qualunque forma) a gruppi imprenditoriali che si sono caratterizzati per aver distribuito cassa integrazione, disoccupazione e precariato.

Non deve ripetersi ciò che è già avvenuto con Il Contratto d'Area e non ci convincono interpellanze parlamentari volte a difendere rendite di posizione piu' che l'interesse collettivo per il lavoro, il sostegno all’imprenditoria ad Ottana è imprescindibile, per chi intende impegnarsi in questo territorio devastato dalla disoccupazione, il tutto deve essere però vincolato ad impegni chiari e legalmente stringenti sul tema della piena occupazione, del rientro a lavoro di tutti gli operai Ottana Polimeri, Ottana Energia e ditte esterne