BOLOTANA. Il Comune di Bolotana è destinatario di un finanziamento pari a 200 mila euro per eseguire “interventi urgenti per far fronte a problematiche di salute pubblica e risanamento ambientale che ostacolano lo sviluppo delle imprese dell'agglomerato industriale di Bolotana”.
A comunicarlo è l'Assessorato alla Programmazione guidato da Raffaele Paci e le risorse rientrano nell'ambito d'intervento di Unità per Ottana, la task force costituita a giugno dalla Giunta Regionale guidata da Francesco Pigliaru per affrontare la crisi dell'area industriale del centro Sardegna.
Il finanziamento è stato inserito nella legge regionale n. 40 del 5 novembre 2018 ( art. 5, comma 17), che testualmente recita: “nell'ambito delle attività dell'Unità per Ottana, è autorizzata, per l'anno 2018, la spesa di euro 200.000 in favore del Comune di Bolotana quale contributo per la realizzazione di interventi urgenti destinati a far fronte alle gravi problematiche di salute pubblica e risanamento ambientale, i cui oneri non siano sostenibili con le ordinarie disponibilità finanziarie dell'ente, che ostacolano lo sviluppo delle imprese dell'agglomerato industriale di Bolotana”.
Pur non essendo specificato nella legge, possiamo dire con certezza che i fondi andranno a risanare la situazione esistente presso lo stabilimento Agrival Ecosistemi, dove venivano trattati gli scarti di macellazione e le carcasse di animali.
Nel sito insediato presso l'area industriale di Bolotana, chiuso con un'ordinanza emessa il 19 Giugno 2009 dall'allora Sindaco Francesco Manconi per motivi igienico-sanitari, lo scorso anno i Carabinieri della compagnia di Ottana avevano infatti segnalato la presenza di rifiuti speciali derivanti, presumibilmente, dalla lavorazione di sottoprodotti di origine animale.
A seguito di quella segnalazione (nel Novembre del 2017), la Sindaca di Bolotana Annalisa Motzo aveva emesso un'ordinanza con la quale ordinava alla società Immobiliare Bolotana srl, proprietaria dell'Agrival, la rimozione immediata dei rifiuti e il ripristino dei luoghi entro 10 giorni, alla quale ne seguì un'altra con una dilazione dei tempi d'intervento (da 10 a 60 giorni).
La società però si dichiarò estranea ai fatti contestati e fece ricorso al TAR, chiedendo l'annullamento delle due ordinanze. Richiesta respinta dal Tribunale Amministrativo, che all'inizio di quest'anno dichiarò legittimi gli atti della Sindaca di Bolotana.
La Immobiliare Bolotana, che evidentemente non ritiene di dover provvedere al ripristino dei luoghi, ha però presentato un ennesimo ricorso, rivolgendosi al Consiglio di Stato. Vedremo come andrà a finire.
In attesa della conclusione dell'iter giudiziario, sopraggiunge l'intervento del pubblico, con l'Assessorato alla Programmazione che decide di mettere a disposizione le risorse per eseguire gli interventi di bonifica: “dopo la segnalazione del Comune di Bolotana e delle aziende insediate nell’area della situazione di crisi e degli impatti negativi sulle scelte insediative delle imprese – si legge nel comunicato stampa diffuso dell'ente regionale - l’Unità per Ottana si è attivata per garantire la copertura degli interventi urgenti che, con l’attivazione del potere sostitutivo, avrebbero comunque potuto creare danni agli equilibri di bilancio dell’ente locale o ridurre la sua capacità di garantire il livello di servizi alla propria comunità. Il Centro Regionale di Programmazione e l’Unità di Progetto per la Programmazione unitaria dell’Assessorato della Programmazione hanno avviato le interlocuzioni con il Comune di Bolotana per l’attuazione della norma già dalla fase di presentazione della legge 40 in consiglio regionale. Questo ha consentito di predisporre fin da subito la scheda degli interventi e di sottoscrivere la convenzione due settimane dopo l’entrata in vigore della legge. Le risorse – conclude il documento - sono state già trasferite al Comune di Bolotana”.