Nella nostra città il servizio di raccolta dei rifiuti urbani registra numerose e gravi carenze con pesanti conseguenze sul decoro urbano, ma noi riteniamo che la mancanza maggiore attenga alla trasparenza. Su questo tema si è iniziato in modo a dir poco clamoroso, con l’ex Assessore all’Ambiente che è diventato responsabile regionale dell’Azienda che gestisce il servizio, dopo essersi dimesso una prima volta dalla carica in seguito alle polemiche conseguenti al fatto che la ditta chiamata nella fase iniziale a gestire il servizio per conto della CICLAT, era appartenuta ad un suo stretto congiunto.
Non si può tuttavia dire che le cose vadano meglio attualmente. A quasi tre anni dall’avvio del nuovo appalto, permangono gravi ed ingiustificate inadempienze rispetto ai contenuti del contratto di servizio, che vedono la giunta comunale inerte, molto comprensiva e addirittura compiacente, nonostante si tratti di carenze gravi e prolungate che in base alle norme contrattuali avrebbero dovuto da tempo comportare la messa in mora della CICLAT e l’avvio della procedura di risoluzione del contratto.
Il contratto stipulato l’11.7.2015 stabilisce che la raccolta differenziata doveva raggiungere entro sei mesi il 65%, per attestarsi al 75% entro un anno (quindi a luglio 2016), pena appunto l’avvio della procedura di risoluzione contrattuale. In realtà al 31.12 2017 la raccolta differenziata è al 67,6% e tale dato è per di più maggiorato di circa il 2% dal fatto che i rifiuti dalla pulizia stradale - che prima venivano inclusi nel secco indifferenziato - a partire 1.10.2017 sono entrati a far parte della raccolta differenziata.
Il mancato raggiungimento del 75% ha pesanti conseguenze sule tasche dei contribuenti, in quanto il Comune perde la premialità regionale per il 2017 – stimata in circa centomila euro – oltre a dover conferire alla Tossilotecnoservice circa 300 tonnellate in più di secco indifferenziato, con un onere aggiuntivo di circa 60.000 euro; tutte voci che sarebbero andate in detrazione delle tariffe TARI che invece vengono lasciate nel 2018 allo stesso livello dell’anno prima, dopo che nel 2015 e 2016 i cittadini sono stati costretti a pagare con la TARI oltre 300.000 euro in più del costo effettivo del servizio.
Un amministrazione seria che tutela l’interesse dei cittadini, avrebbe dovuto contestare in modo drastico le inadempienze all’appaltatore, applicando rigorosamente le norme contrattuali. Invece la Giunta Succu considera normale che un contratto non venga rispettato, tanto che nel Piano finanziario TARI 2018, l’obbiettivo del 75% si raccolta differenziata – che in base al contratto di servizio si doveva raggiungere a luglio 2016 - viene spostato “gratis ed amore Dei” al 31.12.2018. Inoltre, in un impeto di straordinaria generosità, la Giunta Succu ha attribuito alla società appaltatrice inadempiente il 50% della premialità regionale 2016 ed il 43% dei fondi ricavati dalla vendita ai consorzi di filiera della carta e della plastica: In totale si tratta circa 70.000 euro che potevano essere utilizzati per un’ulteriore diminuzione della tariffa. Purtroppo la Giunta Succu applica il contratto solo nelle parti favorevoli alla CICLAT.
Un discorso specifico merita lo spazzamento stradale, il servizio in assoluto più carente, come dimostrano le condizioni in cui versano le strade ed aree pubbliche, ed anche la strana evoluzione dei rifiuti che da tale attività derivano. Fino a quando il servizio era gestito dalla GST, tali rifiuti assommavano a circa 250 tonnellate annue. Essi sono letteralmente spariti dal giugno 2015, quando l’appalto è stato aggiudicato alla CICLAT, tanto è vero che da tale data fino a gennaio 2017 – cioè in 20 mesi - sono state conferite solo 6 tonnellate, a conferma che il servizio non veniva svolto come da contratto. Tale tipologia di rifiuto ricompare a partire dal 2017, dopo che ad ottobre 2016 la giunta comunale – a seguito delle ns. ripetute denunce in sede consiliare – ha applicato le sanzioni previste dal contratto, conteggiandole però solo per un periodo di due mesi, mentre è evidente che l’inadempienza si protraeva da più di un anno e mezzo e ciò avrebbe comportato sanzioni per oltre mezzo milione di euro, se non la risoluzione del contratto.
In ultimo, destano sconcerto le dichiarazioni ottimistiche ed incensatorie del Sindaco dopo l’ultimo incontro con la CICLAT, nel quale si è trovato come controparte il suo ex assessore all’ambiente. Succu fa salti di gioia perché in futuro si farà la lettura dei codici a barre per il secco indifferenziato e gli automezzi verranno dotati di GPS per tracciarne i percorsi. Sfugge al Sindaco che queste ed altre innovazioni in base al contratto dovevano essere introdotte dopo sei mesi dall’avvio del cantiere, cioè da gennaio 2016, per cui oggi si sta facendo l’ennesima sanatoria a favore della CICLAT, senza applicare alcuna sanzione.
Denunciamo come da parte del Sindaco non viene spesa una parola per richiamare la CICLAT al rispetto della dotazione organica, ridotta del 20% a seguito del pensionamento di numerosi dipendenti, con evidenti conseguenze sul peggioramento del servizio e con un notevole risparmio nel costo del personale dell’azienda. Consideriamo grave che le carenze di organico vengano maldestramente compensate con il trasferimento saltuario di addetti da altri cantieri della CICLAT, sottraendo posti di lavoro ai disoccupati del posto, senza che il Sindaco apra bocca.