In merito alla scelta della giunta Succu di realizzare del nuovo cimitero a Padru Longu, in aperta campagna ad oltre un chilometro dalle ultime case di S. Maria, si registrano importanti sviluppi che auspico possano portare l’amministrazione comunale a rivedere i propri programmi. Nei giorni scorsi sono infatti giunti a scadenza due importanti bandi: 1) - la gara pubblica per l’affidamento in concessione ad un impresa privata della progettazione e costruzione del nuovo cimitero e della gestione dello stesso, oltre che dell’attuale cimitero; 2) - l’avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni d’interesse dei cittadini ad acquistare loculi od aree per la realizzazione di tombe familiari nella nuova struttura.
Entrambi questi bandi hanno avuto un esito molto negativo. Infatti nessuna impresa ha chiesto di partecipare alla gara per la concessione della realizzazione e gestione del cimitero, per cui la stessa è andata deserta; riguardo al secondo bando, solo 7 cittadini hanno manifestato interesse ad acquisire loculi od aree.
Quest’ultimo aspetto dovrebbe far riflettere la giunta Succu sul gradimento nell’opinione pubblica di una struttura che si vuole realizzare lontano da centro abitato, collegata da una strada rurale dove a mala pena riescono ad incrociare due mezzi ed assolutamente inadeguata a sopportare il volume di traffico che normalmente si sviluppa in occasione dei funerali.
Ribadisco la mia opinione: è molto più razionale saturare gli spazi ancora disponibili attorno all’attuale cimitero nella direttrice est verso Via Sicilia e Via Donizetti, dove – in base ad un progetto preliminare già approvato dal Comune – si possono realizzare in breve tempo ulteriori 600 loculi, abbondantemente sufficienti a coprire il fabbisogno dei prossimi otto anni. Ritengo che se ai cittadini, attraverso un sondaggio o meglio ancora un referendum, fosse consentito pronunciarsi sulle due opzioni, la soluzione dell’ampliamento dell’attuale cimitero otterrebbe un larghissimo consenso.
Purtroppo l’attuale amministrazione non gradisce la partecipazione democratica, come dimostra il fatto che non ha avuto alcun seguito una mozione - da me presentata quasi due anni fa ed approvata all’unanimità dal Consiglio comunale – che impegnava la Giunta a predisporre nel più breve tempo possibile il regolamento attuativo del referendum consultivo previsto dallo Statuto comunale.
Peraltro, nell’arco di tempo in cui verrebbero utilizzati i nuovi loculi ricavabili dall’ampliamento dell’attuale struttura, sarebbe possibile riflettere senza affanno sulla migliore localizzazione del nuovo cimitero, anche in questo caso con l’auspicabile consultazione dei cittadini, considerato che si tratta di un servizio molto sensibile per la popolazione, come dimostra il fatto che centinaia di persone tutti i giorni si recano al cimitero per onorare o solo ricordare i propri congiunti deceduti. Anche nell’ipotesi che si scegliesse la direttrice verso Serbagusa, costituirebbe un grave errore non avvicinare il nuovo cimitero alla Città , considerando che nell’attuale Piano urbanistico, a ridosso di S. Maria è prevista un’area di espansione residenziale di circa 15 ettari che – con le attuali tendenze demografiche – sarebbe saggio ridurre drasticamente.
Il fatto poi che sia andata deserta la gara per l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione del nuovo cimitero, dovrebbe suggerire di riconsiderare anche lo strumento della concessione, dato che esso non incontra neppure l’interesse e la disponibilità degli imprenditori, oltre ad essere assolutamente sconveniente e maggiormente oneroso per il Comune e soprattutto per i cittadini, che verrebbero a pagare ancor più a caro prezzo i loculi che già attualmente hanno un corrispettivo da speculazione, attraverso il quale l’amministrazione comunale continua spietatamente a fare cassa sulle famiglie colpite da eventi luttuosi.