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Macomer. Mancata pulizia delle aree verdi urbane e rischio incendi: l'interrogazione del Consigliere Ledda

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Al Signor

SINDACO DI MACOMER

Interpellanza sul rischio di incendio all’interno del  centro abitato per la mancata pulizia e sfalcio delle aree di proprietà comunale.

La  sua ordinanza n. 35 del  14.5.2015 dispone – prevedendo pesanti sanzioni a carico degli inadempienti - che i proprietari e conduttori di terreni incolti siti nelle aree urbane e periferiche debbano procedere a ripulirli entro il 15 giugno da rovi, sterpaglie erbacce, in quanto (citazione testuale)  “con l’approssimarsi della stagione estiva aumenta notevolmente il rischio di incendio ed i terreni incolti, recintati e non, con la presenza di rovi, erbacce ed arbusti contribuiscono notevolmente a favorire il pericolo di incendi, nonché l’insorgenza di problemi igienico sanitari in quanto, tale condizione di degrado, può   diffondersi di insetti di vario genere”.

Ciò premesso Le rivolgo la presente interpellanza per sottolineare il rischio di devastanti incendi in diversi quartieri della Città – da Santa Maria a Scalarba, a Sertinu - per la presenza di vaste aree di proprietà comunale, costituite prevalentemente dai terreni ceduti al Comune all’interno delle lottizzazioni convenzionate,  che versano in condizioni di totale abbandono, pur trovandosi a ridosso di scuole e di edifici privati in rioni densamente popolati.

Essendo trascorso il termine fissato dalla sua ordinanza per le operazioni di bonifica e pulizia, sottolineo come sia sconcertante e profondamente diseducativo che la sua Amministrazione sia assurdamente inadempiente verso le proprie disposizioni, con l’aggravante che in questo  caso non si tratta di piccoli lotti di terreno, ma di superfici vaste anche di più ettari, nelle quali possono svilupparsi incendi di rilevanti proporzioni, tali da mettere seriamente a rischio l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni pubblici e privati.

Non posso altresì esimermi dal rilevare come questa situazione evidenzi un atteggiamento di  grave slealtà nei confronti dei cittadini da parte della sua Giunta che da un lato ha portato la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) all’aliquota massima del 2,5 per mille consentita dalla legge, ma poi nei fatti si rivela incapace di garantire i servizi che i cittadini pagano profumatamente.

Nell’invitarla  ad assumere i provvedimenti necessari per ripulire con assoluta urgenza le aree pubbliche in stato di  abbandono, le chiedo di riferire in Consiglio  comunale sulle responsabilità politiche o gestionali del mancato rispetto della sua ordinanza citata in premessa.

 

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