Le Donne e la Lotta : Democratica e di Verità

Federico Careddu e Giulia Serra
09/03/2017
Attualità
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Una sala piena ieri a Bolotana per l'evento organizzato dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro: a riempirla, tantissime donne giunte da ogni parte della Provincia di Nuoro.

Non un caso ovviamente, ma la rappresentazione plastica di una lotta. Perché? Perché sono le Donne in questo territorio a portare avanti, con una forza e una determinazione sconfinata, la complessa battaglia per il riconoscimento delle Malattie Professionali legate all'Industria di Ottana.

Non solo donne lavoratrici, ma mogli e madri che, per anni, sono state a contatto per esempio con l'Amianto, la fibra killer che ad Ottana c'era e che oggi più di allora miete le sue vittime sul territorio.

Come ha sottolineato anche dal Direttore de L'Ortobene Michele Tatti, quello esercitato dalle donne è stato un input decisivo per porre al centro del dibattito la lotta per il riconoscimento delle malattie professionali dell’industria e per squarciare quel velo di omertà che ha ricoperto per anni quella piana che oggi, come ha sottolineato il Presidente Anmil di Nuoro Tonino Sechi, “è un Cimitero” : “si preferiva non parlare dell'inquinamento a Ottana e tutti abbiamo una grossa responsabilità, perché ci siamo fatti inchiodare dalla questione dei posti di lavoro. I primi a non volerne parlare erano i Sindacati e per convincerli è stato determinante il ruolo delle vedove. Le donne ci hanno dato la sveglia. Gli operai parlavano dell'argomento nelle discussioni al bar, ma pubblicamente nessuno aveva il coraggio di sollevare il tema: è stato Raffaele Curreli, un mese prima di morire, a dichiarare mi ha ucciso la fabbrica di Ottana. Per lui, per tutti gli altri e per tutti noi dobbiamo portare avanti questa lotta” - ha detto Tatti ringraziando le tante donne presenti in sala.

Con loro, ad imprimere un’accelerazione che ha portato quelle rivendicazioni troppo spesso inascoltate sino al tavolo della Terza Carica dello Stato (quello della Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini) c’è Sabina Contu, presidente della AIEA Sardegna, divenuta la voce instancabile di una battaglia che muove da una disparità di trattamento nei confronti dei lavoratori sardi, protagonisti di una vicenda tristemente inquadrabile nei casi di Diritti Negati.

A rappresentare tutta la passione del volerci essere è stata poi la testimonianza della signora Pasqua di Orgosolo ( nella foto in alto) , 77 anni, vedova da 38, 6 figli e una lucidità d'analisi in grado d'inchiodare qualsiasi rampante politico: “Sono una testimone di quello che è successo a Ottana dalla realizzazione dell’industria. Mio marito è morto per l'esposizione all'Amianto. Le conseguenze di quelle scelte si pagano adesso a caro prezzo: a Ottana è tutto inquinato. E se guardiamo dall'altra parte cosa vediamo? Il prezzo del latte a 60 centesimi. Si devono vergognare. La Regione non avrebbe dovuto permetterlo - ha detto la donna intervenendo rigorosamente in sardo e ripercorrendo persino i fatti di Pratobello e sottolineando il ruolo delle donne nella rivolta pacifica del 1969 – Non è una giornata da mimose o balli, è una giornata questa per riflettere. La donna è il perno della società e dobbiamo collaborare tutti uniti, uomini e donne, nella lotta democratica per i nostri diritti”.

Una giornata particolare dunque quella organizzata dal Patronato Nuorese dell'ANMIL, densa di significati ma anche indicativa nel dare il polso di una battaglia ancora in corso che ci riguarda davvero tutti e che ancora una volta pone l'accento su un tema fondamentale ed imprescindibile che in troppi continuano a trascurare: l'inquinamento della Piana di Ottana-Bolotana e la necessità di fare fronte comune per ottenere le Bonifiche, un diritto che non è solo nostro, ma anche della terra della quale si è abusato.

La mattinata si è conclusa con l'inaugurazione del Monumento ai Caduti sul Lavoro voluto dall’ANMIL e realizzato dall’Amministrazione Comunale di Bolotana, alla presenza dell'artista Fernando Mussone.

In alto, alcuni scatti dalla giornata. 

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