MACOMER. Temperature proibitive ad attendere i ragazzi al rientro dalle lunghe vacanze natalizie: questa mattina al Liceo di Macomer erano 12 i gradi registrati all'interno delle classi dell'istituto (14 in quelle fornite da riscaldamento a terra).
Una situazione non nuova che ha, evidentemente, esasperato gli animi e fatto scoppiare la rivolta degli studenti: dopo la riunione dei rappresentanti di classe, alle ore 11 si è deciso di interrompere le lezioni, abbandonare le classi ed esprimere tutto il proprio disappunto in un sit-in nell'atrio della Scuola.
Circa 400 persone (tutto l'Istituto) hanno espresso il loro malcontento per quello che pare essere una condizione che si trascina da tempo e che, dopo lo stop vacanziero e dunque lo spegnimento degli impianti di riscaldamento per un lungo periodo, si è rivelata non più accettabile.
Il problema è stato discusso per il resto della mattinata: sotto accusa la Provincia di Nuoro, ritenuta responsabile del persistere della situazione.
Tra gli interventi anche quello della Preside dell'Istituto, che non ha potuto fare altro che dichiarare la propria impossibilità di risolvere il problema, in quanto è l'Ente Provinciale ad esserne responsabile.
Gli studenti, che precisano che le proteste non sono una presa di posizione contro la Scuola e la sua Direzione, valutano la possibilità di portare nei prossimi giorni le proprie rivendicazioni a Nuoro.