BOLOTANA. Si è svolta ieri nell'Aula Consiliare di Bolotana l'importante Assemblea Aperta del Gruppo di Azione Locale, il Gal Marghine.
Una sala affollata di soci, portatori d'interesse e Amministratori del territorio ha assistito a quello che doveva essere un incontro propositivo e costruttivo in vista della scadenza alle porte (31 Marzo) dei termini per partecipare al Bando PSR 2014/2020 e che ha invece fatto emergere lo scollamento interno al Consiglio di Amministrazione, dentro il quale evidentemente coesistono differenti visioni ed interpretazioni rispetto alle competenze da attribuire all'Assemblea dei soci e/o allo stesso CdA.
Ad aprire l'Assemblea, la Presidente del Gal Marghine, che ha dato lettura degli articoli dello Statuto che definiscono i differenti ruoli degli Organi della Fondazione quali Assemblea d'Indirizzo, Direttore, Consiglio di Amministrazione e Presidenza (art. 16, 17,18,19,21).
Dopo la Relazione redatta dai tecnici Laore ( necessaria per l'accreditamento al Bando) ed esposta dalla Presidente Annalisa Motzo, è il Consigliere Cossu ad esprimere un disagio e sollevare dei dubbi inerenti le modalità di convocazione dell'Assemblea e l'individuazione dei punti all'Ordine del Giorno che, secondo l'esponente del CdA, non sono stati concordati e condivisi con l'Organo Amministrativo.
La Presidente Motzo risponde a stretto giro: “è l'Assemblea dei Soci il mio interlocutore, non il Consiglio di Amministrazione. E' l'Assemblea a dare gli indirizzi. Queste contestazioni vanno fatte nella sede appropriata, che è quella del CdA”.
L'Assemblea si scalda: secondo i Consiglieri la Presidente non ha, nonostante le varie sollecitazioni, convocato la riunione del Consiglio d'Amministrazione che avrebbe dovuto discutere i punti all'O.d.G prima della convocazione dell'Assemblea; all'opposto, la Presidente ribatte di aver convocato la riunione subito dopo l'Assemblea Aperta in quanto non compete al CdA la discussione precedente di punti da trattare.
E' il Sindaco di Macomer Antonio Succu a tentare una mediazione che consenta un dialogo proficuo, esprimendo la necessità che i punti all'O.d.G. si possano discutere e proponendo che sia il Sindaco di Bolotana Francesco Manconi a svolgere il ruolo del moderatore dell'Assemblea.
Proposta rigettata.
Prima della votazione sulla Relazione, interviene l'Assessora di Bolotana Maria Elena Motzo, che sottolinea che “la parte polemica non interessa i soci che vogliono andare avanti e proseguire nel percorso iniziato con le azioni concrete sul territorio".
Dal Consiglio d'Amministrazione (Pintus) arriva la proposta di un rinvio della votazione sulla Relazione, in modo da consentire a tutti di leggerla con attenzione ed apportare, se ve ne fosse bisogno, le opportune integrazioni; dall'intervento del tecnico Laore presente in sala emerge invece che vi sono stati problemi anche rispetto alla pubblicazione sul sito del Gal del Verbale relativo all'Assemblea precedente, che non sarebbe stata possibile a causa della diffida arrivata da un Consigliere del Consiglio di Amministrazione.
Il pubblico in sala, per la maggior parte estraneo a queste dinamiche interne, pare disorientato: la Presidente Motzo invita l'Assemblea ad esprimere un voto, ribadendo che è questa a dare gli atti d'indirizzo.
Il Sindaco Manconi ricorda che i tempi sono strettissimi: “l'Assemblea deve discutere, ma alla fine deve decidere, perché il territorio non può permettersi di perdere la partecipazione al Bando”.
Alla fine l'Assemblea vota: con 47 voti favorevoli si approva la Relazione redatta da Laore, 9 i contrari, 2 gli astenuti (uno è il Sindaco di Macomer Antonio Succu).
Si passa così al Piano d'Azione, che dovrà essere presentato entro il 30 Giugno 2016 e che deve individuare gli ambiti d'intervento attraverso un percorso partecipativo del partenariato locale.
Per redigere il Piano d'Azione occorre selezionare un consulente a cui assegnare questo compito.
La Presidente Motzo ricorda che al momento il Gal Marghine non ha a disposizione personale tecnico e che è necessario quindi individuare questa figura attraverso una Procedura di Evidenza Pubblica ("al fine di assicurare la massima trasparenza"): questa procedura, dice Motzo, potrebbe essere affidata ad un Ente Pubblico, individuabile o in un Comune o nell'Unione dei Comuni del Marghine.
Si chiede quindi all'Assemblea di esprimersi su questo punto.
Anche in questo caso ad intervenire è il Consigliere d'Amministrazione Cossu, il quale precisa: “ tutti stiamo lavorando per, non contro, ma alcuni passaggi formali sono anche sostanziali. Alcuni atti sono in capo al CdA, lo voglio ribadire all'Assemblea. Se poi, per un vizio di forma, il Bando non viene approvato e il territorio perde 4 o 5 Milioni di Euro, io non mi prendo responsabilità”.
All'unanimità l'Assemblea vota per affidare la procedura per individuare il consulente all'Unione dei Comuni del Marghine.
Dopo il Piano d'Azione, il Bando prevede che il Gal debba dotarsi di una struttura tecnica (Direttore, Responsabile Amministrativo e Finanziario, Animatore Polifunzionale, Esperti delle Istruttorie): una selezione anche in questo caso da farsi attraverso Procedura di Evidenza Pubblica, che potrebbe essere affidata o ai tecnici Laore o ad un Ente Pubblico (o Unione dei Comuni o uno dei Comuni che ne fanno parte), o ad entrambi gli Enti.
Anche in questo caso il Consigliere Cossu interviene, ribadendo che questa decisione non è di competenza dell'Assemblea.
La Presidente, Statuto alla mano, legge gli articoli 21 e 18 che prevedono che il Direttore e il Personale siano nominati dal CdA ma, dice la Presidente “la nomina non significa selezione, ma prendere atto degli esiti della selezione ad evidenza pubblica, come già accaduto nella passata programmazione, nella quale il ruolo fu affidato all'Unione dei Comuni”.
E scatta la bagarre sulla figura del Vice Presidente, mai nominata fino ad oggi nel Gal Marghine e che, secondo Cossu, la Presidente non ha mai voluto nominare.
A rispondere è la stessa Motzo, che respinge al mittente l'accusa e aggiunge: “vista la figura del Presidente, che rappresenta la parte privata dei soci del Gal Marghine, per un giusto bilanciamento del CdA si doveva nominare una figura di rappresentanza della parte pubblica del Gal. Fatta questa proposta al Consiglio d'Amministrazione, cadde immediatamente ogni velleità di richiesta di nomina” chiude la Presidente.
Ad intervenire subito dopo è la Consigliera Pisanu, che propone il rinvio della decisione sulla questione dell'assunzione del personale ad una successiva assemblea, vista la non priorità dell'argomento: “Stiamo semplicemente chiedendo come Consiglieri d'Amministrazione di svolgere il ruolo per il quale siamo stati eletti. Non stiamo facendo opposizione, l'opposizione c'è stata fatta in questi ultimi giorni dalla Presidente” ribadisce Pisanu, chiedendo poi che la sua proposta venga posta ai voti.
Ad intervenire è il Sindaco di Macomer Antonio Succu, questa volta per comunicare una notizia appena ricevuta dalla Regione: “questo Gal purtroppo non ha molte possibilità di essere confermato tra i 15 Gal che ci saranno in Sardegna, perché questo Bando al quale ci stiamo predisponendo è estremamente sfavorevole per il Marghine. Mi è stato appena comunicato che la Giunta Regionale ha approvato una delibera che costringe l'Assessorato all'Agricoltura a rivedere questo bando”.
“In ogni caso – dice la Presidente Annalisa Motzo – se anche il bando venisse variato, la struttura tecnica minima prevista resta invariata, perché è la stessa della scorsa programmazione”
Alla fine si vota e la maggioranza dei soci si esprime per l'affidamento immediato a Laore e Unione dei Comuni affinché procedano a predisporre i bandi per la selezione del personale.
Un'assemblea dai toni accesi dunque, che ha messo in mostra platealmente spinte differenti e posizioni opposte.
Al netto delle contrapposizioni e delle polemiche tra CdA e Presidenza, il Gal Marghine è lo strumento che il territorio ha a disposizione per progettare e realizzare lo sviluppo dei prossimi anni: se le tensioni emerse nel corso dell'Assemblea danno il polso delle tante anime che contribuiscono a formare il Gruppo ed inevitabilmente dei diversi approcci interpretativi, la priorità è oggi quella unire quelle diversità e fare squadra per raggiungere un obiettivo che è comune a tutti e dal quale dipende davvero la crescita dei paesi del Marghine nei prossimi anni.